Anni addietro un inserto immobiliare recitava: ” Vendesi opera di Banksy con casa attaccata “. Del più conosciuto writer sulla faccia della terra non ci è dato conoscerne la faccia.

Del segreto che custodisce questi personaggi, ci siamo costruiti un personale feticcio di evasioni, che con il passare del tempo abbiamo continuato a nutrire di assenza fino a consolidarne in ciò tutta la loro essenza.
Banksy, un misto tra Batman e Gesù, che di notte posa, come un fascio di luce, il suo stencil sui muri della città denunciando solo ciò che tutti denunciano.
È popolare. Un predicatore moralista, troppo politically correct per essere un writer. Sine ira et studio, senza ira ne pregiudizi.
Un conformista qualunque, tutti lo amano, e ne apprezzano le opere perché non sanno qual è il suo volto.
Il suo oscillare tra notorietà e anonimato però si è bloccato a Napoli.
Dove si raggiunge il paradosso: il suo primo stencil unico autentico in città è stato coperto da un graffitaro, lasciando illibato solo il secondo stencil.
Illibato si ma poco autentico!
Cioè, non si sa se è suo o di un anonimo, ancor più anonimo di lui.
Che grattacapo per Banksy!
Una
forma di denuncia alla società delle apparenze? o l’ennesima
conseguenza della totale sottomissione alle rigorose leggi della
notorietà?
Di Banksy, come per la Gioconda, non sapremo mai chi realmente sono.
Ma possiamo immaginare cosa sarebbero stati se l’avessimo saputo,
ebbene ben poca cosa come il loro messaggio.
Di Banksy, come per la Gioconda, non sapremo mai chi realmente sono.
Ma possiamo immaginare cosa sarebbero stati se l’avessimo saputo,
ebbene ben poca cosa come il loro messaggio.

Del segreto che custodisce questi personaggi, ci siamo costruiti un personale feticcio di evasioni, che con il passare del tempo abbiamo continuato a nutrire di assenza fino a consolidarne in ciò tutta la loro essenza.
Banksy, un misto tra Batman e Gesù, che di notte posa, come un fascio di luce, il suo stencil sui muri della città denunciando solo ciò che tutti denunciano.
È popolare. Un predicatore moralista, troppo politically correct per essere un writer. Sine ira et studio, senza ira ne pregiudizi.
Un conformista qualunque, tutti lo amano, e ne apprezzano le opere perché non sanno qual è il suo volto.
Il suo oscillare tra notorietà e anonimato però si è bloccato a Napoli.
Dove si raggiunge il paradosso: il suo primo stencil unico autentico in città è stato coperto da un graffitaro, lasciando illibato solo il secondo stencil.
Illibato si ma poco autentico!
Cioè, non si sa se è suo o di un anonimo, ancor più anonimo di lui.
Che grattacapo per Banksy!
Che senso avrebbe questa madonna con pistola in piazza Gerolomini? Una troppo comune mammasantissima con pistola ?
Ma no, a me sembra più Maradona, sempre avvezzo ai palleggi di testa. Un Maradona che in piazza Gerolamini si concede un passaggio di testa, al volo con gli altri scugnizzi.
Eallora qual è la denuncia verso il mondo capitalistico? Chissà, per capirlo servirebbe un pensatore comune, come per capire tutte le sue opere.
Ma no, a me sembra più Maradona, sempre avvezzo ai palleggi di testa. Un Maradona che in piazza Gerolamini si concede un passaggio di testa, al volo con gli altri scugnizzi.
Eallora qual è la denuncia verso il mondo capitalistico? Chissà, per capirlo servirebbe un pensatore comune, come per capire tutte le sue opere.
Giovanni Negri